La fotografia è nata nel XIX secolo, come risultato di un lungo processo di sperimentazioni e innovazioni scientifiche. La sua invenzione è attribuita principalmente a due pionieri: Nicéphore Niépce, che nel 1826-1827 riuscì a catturare la prima immagine permanente tramite una camera oscura e una sostanza fotosensibile chiamata bitume di Giappa, e Louis Daguerre, che nel 1839 presentò il dagherrotipo, il primo metodo pratico di fotografia commerciale. Questo evento è considerato ufficialmente come il momento di nascita ufficiale della fotografia come forma d'arte e documentazione.
La fotografia si sviluppò rapidamente nel corso del XIX secolo, grazie a innovazioni come il calotipo di William Henry Fox Talbot, che introdusse il negativo positivo, e miglioramenti nelle tecniche di esposizione e sviluppo delle immagini. La sua nascita rappresentò un cambiamento radicale nel modo di catturare e conservare la realtà, influenzando profondamente l'arte, il giornalismo e la cultura in generale.