La sanità pubblica in Italia è stata sviluppata e consolidata nel corso del XX secolo, grazie agli sforzi di numerosi politici, medici, studiosi e movimenti sociali. Un ruolo fondamentale è stato svolto dal governo italiano e dal Parlamento, che hanno approvato leggi chiave per la creazione di un sistema sanitario nazionale.
Il principale punto di svolta è stato l'istituzione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) nel 1978, attraverso la L. 833/1978, promossa dal governo di allora e sostenuta da figure politiche come Marco Pannella e altri leader progressisti. Questa legge ha sancito il principio dell'accesso universale alle cure sanitarie, garantendo a tutti i cittadini italiani il diritto a cure gratuite o a basso costo.
Oltre ai decisori politici, molte figure di medici e operatori sanitari hanno contribuito a modellare il sistema sanitario pubblico, promuovendo i valori di solidarietà, universalità e equità. Anche le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria hanno avuto un ruolo importante nel definire e tutelare i diritti degli operatori e dei pazienti.
In sintesi, la sanità pubblica italiana è il risultato di un processo storico complesso, che ha visto il contributo di istituzioni pubbliche, professionisti della salute e movimenti sociali impegnati nel garantire un sistema di assistenza sanitaria accessibile a tutti i cittadini.